C’è un documento, che ogni anno Previndai invia ai suoi iscritti, e che non dovrebbe essere lasciato nel cassetto (digitale). È il Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo, che il Fondo ha pubblicato proprio in questi giorni nell’Area Riservata degli aderenti. Ma perché leggerlo?

Perché in poche pagine riassume tutte le informazioni più importanti sulla propria posizione di previdenza complementare: dall’ammontare al 31 dicembre 2022 (con le relative scelte di investimento) al riepilogo degli importi in entrata e uscita (contributi, eventuali anticipazioni e reintegri) fino alla proiezione di quale potrebbe essere il suo valore alla fine della carriera lavorativa. In più un focus sulle performance degli investimenti, non solo nell’anno passato ma anche negli ultimi tre, cinque e dieci anni. E il focus non è generale ma relativo solo alle opzioni di investimento scelte da ogni iscritto. Insomma, è un documento personale e personalizzato che Previndai, come gli altri fondi pensione, elabora ogni anno e mette a disposizione nell’Area Riservata, in formato Pdf, o invia per posta per coloro i quali non siano ancora passati al recapito on line.  

E se è vero che le stesse informazioni, in realtà anche più aggiornate rispetto a fine 2022, sono disponibili anche nell’Area Riservata di ogni dirigente, il Prospetto ha l’indubbio vantaggio di raggruppare tutta una serie di dati importanti in un unico documento, senza la necessità di navigare tra le tante funzionalità e opzioni della propria Area Riservata per trovarli. Inoltre, mettendo a confronto le ‘edizioni’ dei vari anni è semplice e intuitivo comprendere l’evoluzione del proprio salvadanaio previdenziale, a colpo d’occhio. Anche perché nella sua nuova formulazione, in vigore dal 2021, il Prospetto si è arricchito di immagini e infografiche gradevoli e di facile lettura. 

Un’ultima nota: come ampiamente analizzato in un articolo del precedente numero di Previndai Media Player (Previndai: Rendimenti 2022, un segno negativo non deve spaventare),  nel 2022 i rendimenti dei comparti finanziari (Bilanciato e Sviluppo) sono risultati in calo sul 2021 (mentre gli assicurativi sono rimasti in terreno saldamente positivo, attorno al 2%) ma trattandosi di un investimento di medio-lungo periodo la performance dell’anno non deve spaventare. Ricordiamo infatti che i comparti finanziari sono adatti a chi abbia davanti almeno più di cinque anni dalla pensione, per cui mantenendo i nervi saldi è ragionevole pensare che, come sempre avvenuto in passato, i cali vengano recuperati. Se volete approfondire il tema degli investimenti non perdete il webinar del prossimo 16 maggio, vi abbiamo inviato una mail per invitarvi a iscrivervi, controllate la posta elettronica! 

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