Sono molti gli iscritti a Previndai che nel corso del 2023 hanno richiesto al Fondo una prestazione e che, quindi, hanno ricevuto delle somme, per esempio, per un’anticipazione o un riscatto. E ormai da qualche tempo, nel mese di marzo per la precisione, sono state pubblicate nell’Area Riservata (o inviate per posta a chi ha scelto questa modalità) le Certificazioni Uniche che riepilogano quanto ricevuto da Previndai e quanto già trattenuto come tassazione. 

Ebbene la CU è un documento molto importante, che non dovrebbe essere dimenticato in un cassetto, anzi, che andrebbe tirato fuori al più presto, visto che, proprio in queste settimane, è iniziata la stagione della dichiarazione dei redditi, con la messa a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate della cosiddetta ‘Precompilata’. 

Nella Certificazione Unica inviata da Previndai è infatti possibile comprendere se le prestazioni ricevute lo scorso anno devono essere inserite nel 730 oppure no. Ma come si fa a capirlo? 

È molto semplice, nella sezione ‘DATI FISCALI’ sono presenti tre paragrafi: ‘Dati per l’eventuale compilazione della dichiarazione dei redditi’; ‘Redditi assoggettati a ritenuta a titolo di imposta’ e ‘Trattamento di fine rapporto, altre indennità e somme soggette a tassazione separata’

Ebbene, nel caso in cui  nella Cu siano compilati solo i campi relativi alla seconda voce (Redditi assoggettati a ritenuta a titolo di imposta) e/o alla terza (Trattamento di fine rapporto ecc..) il dirigente non deve inserire nulla nella sua dichiarazione dei redditi, perché quella già applicata sull’importo lordo è una tassazione definitiva, che non cumula con altri redditi. Si tratta appunto di una ritenuta a titolo di imposta nel primo caso e di una tassazione separata nel secondo caso.

Per avere un’idea, si troveranno nella casella ‘Redditi Assoggettati a Ritenuta a titolo di Imposta’ tutte le prestazioni relative a somme accumulate nel proprio salvadanaio previdenziale a partire dal 1 gennaio 2007, quando è entrata in vigore una tassazione particolarmente agevolata per i fondi pensione:  l’applicazione di ritenute a titolo di imposta con un’aliquota del 23% per le anticipazioni e alcuni tipi di riscatti e tra il 15% e il 9% per le altre prestazioni. Particolare è il caso di Rita (Rendita integrativa temporanea anticipata) per la quale la tassazione di favore viene applicata anche alle somme accumulate prima del 2007. 

Tutti i dati vengono comunque comunicati da Previndai all’Agenzia delle Entrate, per cui sarà possibile ritrovarli anche nella Dichiarazione dei Redditi Precompilata. 

Solo nel caso in cui la Certificazione Unica inviata da Previndai riporti degli importi nel campo ‘Dati per l’eventuale compilazione della dichiarazione dei redditi’, allora sarà necessario verificare, magari con l’aiuto di un professionista, se sia necessario integrare il valore all’interno del proprio 730, soprattutto se si tratta di un riscatto.

Potete comunque trovare un approfondimento sulla fiscalità della previdenza complementare a questo link .

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