Rispetto all’ultimo articolo, con le performance a fine maggio. Da questo numero quella sui rendimenti dei comparti diventa una rubrica fissa di Previndai Media Player

Rendimenti tutti in positivo per i primi nove mesi del 2023 in Previndai. Alla fine del mese di settembre i comparti garantiti assicurativi segnavano una performance stabile attorno al 2%, in particolare con +1,9%   per Assicurativo 1990 e +1,6% per Assicurativo 2014. In deciso rialzo, in confronto a fine 2022, i due comparti finanziari di Previndai: Bilanciato, che segna un +3% e Sviluppo un +5%, entrambi al netto di fiscalità e costi di gestione. Rispetto alla fine di maggio scorso (l’ultimo aggiornamento pubblicato su Previndai Media Player), l’andamento di Bilanciato è in linea mentre Sviluppo è passato dal +4% al +5%.   Ricordiamo che Previndai pubblica sul sito i rendimenti aggiornati due volte al mese, ed è possibile trovarli qui

Risultati incoraggianti e che dimostrano una volta di più come non sia corretto giudicare l’andamento di un fondo pensione per il risultato di un solo anno, in questo caso il 2022, che è stato molto negativo per i mercati finanziari e inevitabilmente ha influenzato l’andamento anche dei fondi di previdenza complementare, incluso Previndai (che però ha mantenuto saldamente in positivo i comparti assicurativi anche lo scorso anno).

Il rimbalzo dei comparti finanziari nel 2023 si inquadra nella generale ripresa dei mercati, in particolare quelli azionari, legata alla prospettiva di una stabilizzazione dell’inflazione e della politica monetaria. Nei prossimi mesi si capirà se davvero il rialzo dei tassi di interesse è al termine e per quanto a lungo i tassi saranno mantenuti su livelli elevati e si potrà quindi avere anche una maggiore visibilità sulle prospettive future.

In questo contesto i mercati obbligazionari hanno faticato a dare un contributo significativo alle performance dei comparti finanziari (in Previndai riflessa in particolare su Bilanciato, la cui componente principale sono appunto bond), risentendo ancora della quota di rialzo dei tassi avvenuta nel 2023. Le prospettive sono però fortemente migliorate rispetto a qualche anno fa e ora i tassi di rendimento attesi per il futuro sono decisamente più interessanti.

Sempre guardando al futuro, “Sebbene permangano rischi geopolitici dagli esiti difficilmente prevedibili e il rischio che l’inflazione non torni al livello obiettivo delle banche centrali, ci si attende, nel medio-lungo termine, un rendimento dei mercati finanziari più elevato che negli ultimi anni; per via del maggiore livello dei tassi di interesse e quindi del maggiore contributo alle performance da parte della componente obbligazionaria dei portafogli”, ha commentato il Responsabile Finanza di Previndai, Alessandro Ciucci.

Ma pensando ai rendimenti di un fondo pensione è sempre bene giudicarli su un arco temporale ampio, soprattutto visto il peculiare fine del risparmio previdenziale. Ebbene, guardando ai rendimenti dei comparti di Previndai degli ultimi cinque anni, si osserva che Sviluppo è quello che ha ottenuto i risultati migliori (2,6% medio annuo netto), con Bilanciato che segna +1,3% (medio annuo netto)  e i comparti assicurativi che si attestano sempre attorno al 2% medio annuo netto, dando prova una volta di più della loro stabilità nel tempo.  

Ampliando l’orizzonte agli ultimi 10 anni il comparto Sviluppo è quello che ha reso di più (3,3% medio annuo netto), seguito da Assicurativo 1990 (2,7% medio annuo netto) e Bilanciato (2,4% medio annuo netto), tutti meglio sia dell’inflazione (1,8% medio annuo) che della rivalutazione del Tfr (2,3% medio annuo), nonostante la fiammata dell’inflazione dello scorso anno (+8% in Italia), che ha decisamente spinto al rialzo non solo la media dell’aumento dei prezzi dell’ultimo lustro ma anche il valore medio annuo di rivalutazione del Trattamento di fine rapporto. Non è possibile calcolare ancora la performance a dici anni di Assicurativo 2014 perché il comparto è attivo da meno di dieci anni.

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