Nel numero di Economy di luglio-agosto, il Presidente G. Straniero di Previndai è intervenuto sul tema dell’invecchiamento e sull’urgenza di un sistema sostenibile di Long-Term Care in un Paese sempre più longevo
L’Italia si trova oggi in un paradosso demografico sempre più evidente: siamo tra i popoli più longevi al mondo, ma anche tra quelli con il più basso tasso di natalità. Questo squilibrio sta mettendo sotto pressione il sistema di welfare, in particolare il settore dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, noto come Long-Term Care (LTC).
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio LTC del Cergas SDA Bocconi, nel 2023 oltre 4 milioni di anziani avevano bisogno di assistenza continuativa. E il futuro non promette sollievo: gli over 65, già oggi 14,2 milioni, arriveranno a quasi 19 milioni entro il 2040, rappresentando un terzo della popolazione italiana. Una popolazione longeva, sì, ma spesso non in buona salute: l’aspettativa di vita sana si ferma a meno di 60 anni.
A fronte di questi numeri, l’offerta pubblica di assistenza è in forte ritardo. Le RSA riescono a soddisfare meno dell’8% del fabbisogno, mentre i servizi domiciliari raggiungono poco più del 30% degli utenti, e con un numero di ore in costante calo. Il resto del carico assistenziale ricade sulle famiglie e su un mercato di assistenti familiari, spesso irregolare.
Nel frattempo, le esigenze della popolazione anziana stanno cambiando. Gli over 50 sono già oggi un pilastro economico: generano metà del PIL e rappresentano il 75% dei consumi. Ma con pensioni pubbliche destinate a diventare sempre più magre e ritardate, cresce la necessità di strumenti complementari. Oggi solo il 37% dei lavoratori ha una pensione integrativa: un segnale di quanto ancora ci sia da fare in termini di educazione previdenziale.
Eppure, il settore della Long-Term Care non è solo un’emergenza: può diventare un’opportunità economica. La silver economy – l’insieme dei beni e servizi destinati alla popolazione anziana – rappresenta già il 25% del PIL europeo. Ma in Italia manca ancora un progetto di sistema in grado di trasformare questi bisogni in valore sociale ed economico.
C’è chi però sta cercando di tracciare una strada: il fondo pensione Previndai ha introdotto opzioni LTC tra le sue coperture. La rendita viene raddoppiata in caso di non autosufficienza, offrendo così un supporto concreto nella fase più fragile della vita.
Per affrontare davvero questa sfida, però, serve uno sguardo più ampio, che unisca previdenza, cura, innovazione e dignità.