Dall’Università di Bologna e Pavia un progetto (REWIRE) per misurare e contrastare i rischi psicologici e cognitivi legati all’addio al lavoro. Se sei un iscritto che sta per andare in pensione anche tu puoi partecipare alla ricerca e scoprire se sei predisposto a un ritiro dal lavoro difficile

Quando andrò in pensione viaggerò per il mondo, farò il nonno/nonna a tempo pieno, frequenterò un corso di fotografia o mi ritirerò nella mia casa al mare o in campagna. Per chi non è ancora in pensione, nella stragrande maggioranza dei casi il ritiro dal lavoro è immaginato come un momento per dare spazio a sé stessi e alle proprie passioni e inclinazioni, un tempo tutto per sé e per le persone care, uno spazio di vita senza più vincoli esterni e orari predefiniti. Un orizzonte positivo insomma. 

Tuttavia non sempre il passaggio a questa nuova fase dell’esistenza è vissuta in maniera positiva. Per molti può tradursi in un momento di forte incertezza e stress, di rarefarsi delle relazioni sociali, di difficoltà a reinventarsi, tanto da essere considerato tra i 10 eventi più stressanti della vita di un individuo. Uno stress che rischia di avere conseguenze psico-fisiche importanti, come depressione e disturbi neurodegenerativi. Un rischio tanto più grande, non solo a livello individuale ma anche sociale, quanto più l’aspettativa di vita dopo la pensione, fortunatamente, si allunga. Oggi in Italia si tratta mediamente di 20 anni, un periodo troppo lungo per non essere sfruttato al meglio.

Per questo Previndai ha deciso di collaborare con le Università di Bologna e Pavia per la realizzazione di un importante progetto di studio a livello nazionale, REWIRE, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e portato avanti dalla Prof.ssa Alessia Tessari (Coordinatrice progetto), dal Dott. Giovanni Ottoboni, dalla Dott.ssa Valentina Colonnello, dalla Dott.ssa Denise Dal Lago dell’Università di Bologna e dal Prof. Alessio Toraldo e dalla Dott.ssa Alessandra Peluzzi dell’Università di Pavia.

Ma di cosa si tratta concretamente?

REWIRE è pensato per creare una misura oggettiva dei rischi legati al pensionamento e per promuovere il benessere dei pensionati. E se vorranno, anche gli iscritti a Previndai prossimi alla pensione potranno partecipare concretamente all’iniziativa (basta cliccare qui), che si propone di ‘arruolare’ 10 mila pensionandi in tutta Italia. Il progetto si articolerà in due fasi, la prima che prevede la creazione di un indice per individuare preventivamente i soggetti più a rischio di sviluppare disturbi dopo la pensione e la seconda che si esplicherà in un programma di prevenzione delle difficoltà che potrebbero essere legate al pensionamento. 

Nella prima parte del progetto, che avrà la durata di circa un anno, si chiederà ai partecipanti allo studio di compilare delle interviste/questionari on line in momenti diversi: al pensionamento, dopo tre mesi, dopo sei mesi e dopo un anno dallo stesso. Si tratterà di rispondere a dei giochi o brevi compiti online, direttamente dal proprio smartphone, con una prima sessione più lunga, di circa 45 minuti complessivi (che potrà essere completata anche in più momenti) mentre per gli appuntamenti successivi l’impegno, in termini di tempo, sarà via via inferiore. 

Alla fine della fase di raccolta dei dati i partecipanti avranno come feedback la definizione del proprio livello di rischio di sviluppare un post-pensionamento non ottimale e potranno aver chiari gli aspetti migliorabili per garantirsi uno stile di vita adeguato anche dopo l’addio al lavoro. 

L’obiettivo finale è di far sì che la metodologia diventi uno strumento di screening su larga scala, compilabile e utilizzabile da tutti i pensionandi che vorranno sfruttarlo. Una volta sviluppato, e reso pubblico, lo strumento sarà disponibile gratuitamente on line e sarà in grado di fornire un’indicazione sul proprio livello di rischio, ma anche suggerimenti utili riguardo quali aspetti della propria vita valorizzare, e quali, invece, considerare modificabili per affrontare al meglio la transizione verso il pensionamento e la vita futura.

Nella seconda fase del programma si passerà alla parte più ‘pratica’ anche per i partecipanti allo studio. Si prevede infatti di testare un protocollo di attività, sui soggetti individuati come a maggior rischio nella prima parte del progetto, che comprenderà programmi di allenamento fisico e cognitivo, mirati a migliorare il benessere generale, sotto la supervisione di uno specialista qualificato nel campo delle scienze motorie. Perché, anche se in pochi lo sanno, l’attività fisica è tra i fattori più importanti per un buon invecchiamento, anche dal punto di vista mentale.

REWIRE è un progetto di ricerca che ha potuto concretizzarsi con il sostegno del Programma PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) finanziato dal Mistero dell’Università e della Ricerca.

Se sei un pensionando o sei appena andato in pensione, puoi entrare a far parte dello studio (ricordiamo che i test e i questionari sono anonimi), ti basterà seguire questo link!

Condividi: